martedì, 9 Settembre 2025

Atleti nelle forze armate e nei corpi di polizia: come funziona

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Le atlete e gli atleti dei gruppi sportivi militari sono un’immensa fucina di storici trionfie meravigliose imprese per lo sport italiano sempre più ai vertici a livello mondiale. In Italia i gruppi sportivi militari sono otto.

Le quattro forze armate hanno il corrispettivo centro sportivo:

  • Centro Sportivo Esercito (Esercito Italiano),
  • Centri sportivi agonistici della Marina Militare (Marina Militare),
  • Centro Sportivo Aeronautica Militare (Aeronautica Militare)
  • Centro Sportivo Carabinieri (Arma dei Carabinieri).
  • Fiamme Oro (Polizia di Stato),
  • Fiamme Gialle (Guardia di Finanza),
  • Fiamme Azzurre (Corpo di Polizia Penitenziaria)
  • Fiamme Rosse (Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco).

Soltanto  Aeronautica Militare e  Polizia di Stato annoverano tra le proprie discipline la ginnastica ritmica.

Credito foto  Simone Ferraro / FGI

Come funziona l’iter per entrare nelle Forze Armate


Ai gruppi sportivi delle forze armate e di polizia si accede  tramite specifici concorsi pubblici pubblicati in Gazzetta Ufficiale, sezione Concorsi ed Esami, come qualsiasi altro concorso per la Pubblica amministrazione.

I concorsi si articolano in prove psicofisiche, accertamenti attitudinali, valutazione dei titoli.

I principali requisiti di ammissione al concorso sono:

  • cittadinanza italiana
  • età tra i 17 e i 24 anni (per particolari discipline sportive il limite massimo è innalzato a 35 anni
  • aver conseguito nella disciplina/specialità messa a concorso risultati agonistici almeno di livello nazionale certificati dal CONI o dalle Federazioni Sportive Nazionali ovvero, per le discipline sportive non federate o affiliate al CONI, dal Comitato Sportivo Militare
  • diploma di scuola secondaria di I grado
  • godimento dei diritti civili e politici
  • possedere requisiti di moralità e condotta incensurabile

Questi atleti gareggiano rappresentando l’Italia e il corpo di cui fanno parte, con quest’ultimo che dà loro la possibilità di allenarsi ad alti livelli come altrimenti difficilmente potrebbe verificarsi – e di percepire uno stipendio. Atleti molto preparati e competitivi avrebbero di fatto molte difficoltà ad allenarsi e a competere in discipline mediaticamente e professionalmente meno popolari – gli sport riconosciuti come professionistici in Italia sono soltanto calcio, ciclismo, golf, basket – senza questo tipo di sostegno.  Hanno gradi e stipendi come gli altri colleghi che prestano servizio nelle forze. Ogni due anni sono sottoposti a un controllo dei requisiti per il rinnovo.

Sofia Maffeis e Giulia Segatori
Credito foto FGI

Gli atleti militari ricevono un addestramento apposito, che comprende anche le attività militari di base, e si allenano per la maggior parte del tempo nei centri sportivi dei loro corpi di appartenenza, anche se è possibile ottenere il permesso di allenarsi in altre strutture. E’ quello che accade con la ritmica data la mancanza di centri sportivi che forniscano supporto agli allenamenti che continuano a svolgersi nelle strutture in uso alle società sportive con tutte le carenze del caso. Va meglio alle avieri della Nazionale che dispongono dello staff e strutture dell’Accademia di Desio.

Alla fine della carriera sportiva o in caso di non idoneità, gran parte degli atleti mantiene l’appartenenza al corpo in cui si è allenato. Alcuni di loro rimangono nel grande circuito dei centri sportivi e nei programmi di allenamento delle forze armate e dei corpi di polizia, ma il numero degli ex atleti è troppo alto e di conseguenza alcuni vanno a svolgere un altro incarico nel corpo di cui fanno parte, al di fuori del settore sportivo.

 

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